Tempi di scatto: impostarli bene per evidenziare il movimento


A differenza delle macchine fotografiche a pellicola, le digitali hanno tutte l’esposimetro incorporato e un piccolo chip che calcola i giusti parametri di scatto quando le si usa in maniera automatica o in priorità di apertura o tempi.

Questo grande aiuto elettronico ci permette di non sbagliare il 90% delle foto, ma essendo legato a un puro calcolo matematico in relazione alla luce letta dall’esposimetro, non può interpretare sempre il volere del fotografo, specialmente in quei casi dove si vuol ottenere un effetto particolare, ad esempio la sfuocatura da movimento.

Al giorno d’oggi siamo tutti ossessionati dalla nitidezza estrema, perdendo di vista altre caratteristiche che spesso rendono una foto poco nitida, ma dinamica molto più interessante di una nitida ma statica.

Ecco che pure nell’era digitale fa bene sapere alcuni tempi di esempio per ottenere tali effetti. Magari preimpostandoli pochi secondi prima di situazioni irripetibili (scatti sportivi, cerimonie ecc) sarà possibile ottenere lo scatto che avevamo in mente e non quello che la fotocamera ha ritenuto giusto in base alla luce che ha letto.

Ovviamente, è caldamente consigliata la priorità tempi oppure il manuale al fine di ottenere l’effetto voluto.

posa bulb (cavalletto obbligatorio e/o aggiunta di opportuni filtri neutral density): serve per creare effetti di movimento per masse di soggetti ad esempio la gente in strada in pieno giorno.

da 20s a 8s: (cavalletto obbligatorio) di notte oppure di sera, dentro a questo intervallo ci sta il tempo giusto per impressionare suggestive scie di luce da una strada trafficata (ovviamente non in presenza di un semaforo).

da 1s a 1/15s: usata obbligatoriamente su cavalletto, questa velocità di scatto è ottima per situazioni di luce bassa, ad esempio una strada in notturna coi passanti, oppure i fuochi artificiali.

-1/30s: ottimo tempo per panning di un oggetto lento (ad esempio persona che cammina o corre piano, un animale domestico tranquillo, un treno in stazione) oppure per evidenziare il movimento di parti del corpo tipo mani o piedi in movimento.

-da 1/60s a 1/160s: intervallo di tempi per creare panning di oggetti in movimento veloce ad esempio automezzi.

-da 1/250s fino a 1/4000s invece  sono tempi usati per freezare soggetti in movimento velocissimo, da 1/1000s in su è dedicato a soggetti che l’occhio umano non riesce a percepire perfettamente nitidi a seguito del veloce movimento, ad esempio una palla da baseball oppure un uccello in volo.

Specifico infine per non creare dubbi: tutti questi tempi devono essere “dosati” insieme al diaframma e alla sensibilità per ottenere uno scatto ben esposto data la luce disponibile.

 

 

Foto Credits: Matteo Dunchi